Profitti e pescecani. Accordo bellico industriale Leonardo – Rheinmetall

Entro la fine del 2025 è programmata la consegna dei primi mezzi A2CS Combat (Army armoured combat system), facenti parte del primo stock di 21 veicoli generati dall’accordo fra i colossi dell’industria bellica italiana Leonardo s.p.a. e la tedesca Rheinmetall. Con questo accordo è iniziata la fase operativa del programma A2CS per i nuovi veicoli da combattimento dell’Esercito, che vede la sinergia fra le due aziende, italiana e tedesca. Il colosso Leonardo con questo accordo industriale esce rafforzato nel programma di riammodernamento del sistema bellico integrato europeo. Il contratto firmato riguarda la prima tranche di un piano finalizzato alla costruzione di 1.050 veicoli che rinnoverà l’intero parco di mezzi pesanti dell’Esercito. A questo stock di A2CS si aggiunge il programma del nuovo carro armato Main Battle Tank. I primi 21 A2CS comprendono cinque mezzi Lynx KF-41 con torretta Lance di Rheinmetall e sedici veicoli in nuova configurazione, dotati di scafo Lynx e torretta Hitfist 30mm di Leonardo.

La nuova joint venture ha sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia, prende il nome di “Leonardo Rheinmetall Military Vehicles” (Lrmv), ed è costituita in modo paritario al 50% fra le due aziende. In Italia si svolgerà almeno il 60% delle attività industriali.

La nuova joint venture Lrmv diviene leader del settore industriale bellico, e si pone l’obbiettivo di sviluppare, produrre e sostenere nel tempo i nuovi sistemi bellici per l’esercito di terra e per i futuri carri armati europei.

La Lrmv ha stipulato un contratto con il Governo italiano che è congeniale alla necessità della riforma complessiva dell’esercito, manovra a cui mira il Ministro della Difesa Guido Crosetto. Lo stesso Ministro ha recentemente affermato che “serve una riforma delle Forze armate per aumentare il personale e garantire la sostenibilità del modello difensivo nazionale”.

Il programma di ammodernamento con gli A2CS tende ad accrescere la capacità bellica dell’Esercito, disporre di mezzi moderni ed avanzati, cosa che richiede un notevole investimento sia finanziario che di risorse umane. Il programma A2CS rappresenta la più grande operazione di ammodernamento degli ultimi decenni dell’Esercito italiano. Un’occasione golosa di crescita tecnologica e occupazionale per l’industria bellica italiana, con la prospettiva di esportare le piattaforme sviluppate anche verso altri paesi europei. Il primo contratto per i 21 veicoli è solo l’inizio. Con il programma A2CS l’industria bellica italiana acquisterà la capacità di guidare la nuova stagione di cooperazione strategica e tecnologica nel settore bellico a livello internazionale.

I programmi di sviluppo e di espansione industriale di Leonardo s.p.a vanno avanti celermente. Nel comparto terrestre, l’accordo per l’acquisizione di Iveco Defence – del valore di circa 1,7 miliardi – consentirà di integrare le capacità veicolari con i sistemi elettronici e di controllo del gruppo, rafforzando la filiera europea della difesa. In parallelo, la costituzione di joint venture e partnership strategiche con Rheinmetall, Baykar Technologies e Nuclitalia testimonia la volontà di espandere l’ecosistema tecnologico nazionale ed europeo.

La Leonardo spa nei primi nove mesi del 2025 registra risultati in forte crescita, con ordini a 18,2 miliardi (+23,4% rispetto allo stesso periodo del 2024). Nel 2025 la Leonardo s.p.a. ha acquistato la Iveco Defence e il MoU con Airbus e Thales per l’alleanza spaziale europea. Nei primi nove mesi dell’anno, il colosso italiano dell’aerospazio e della difesa ha registrato un rafforzamento dei principali indicatori economico-finanziari e un costante avanzamento dei programmi strategici, rendendo palese – una volta di più – che la scelta bellica produce profitti miliardari.

I profitti si sono ottenuti in modo evidente nella Divisione Aeronautica, in cui i ricavi raggiungono 13,4 miliardi (+11,3%), e con contributi importanti nei settori Elettronica per la Difesa e la Sicurezza, Elicotteri e Aeronautica. Va anche segnalato che la Leonardo s.p.a. ha beneficiato del contratto per la fornitura di supporto logistico e addestramento della flotta Eurofighter del Kuwait. Il portafoglio ordini si consolida a 47,3 miliardi, i ricavi si attestano intorno ai 18,6 miliardi, EBITA (earnings before interest, taxes and amortization, il margine operativo di un’azienda al netto degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, ma al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali) di circa 1,66 miliardi cresce a 945 milioni di euro (+18,9%). Il Piano Industriale 2025-2029 della Leonardo s.p.a. continua con l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la sostenibilità e l’internazionalizzazione, ampliando la presenza nel campo cyber con l’acquisizione delle società Axiomatics AB e SSH Communications Security.

Oltre alla joint venture con Rheinmetall la Leonardo s.p.a., tramite il consorzio, CAPPA Electronics Evolution (G2E), ha stipulato un contratto con Edgewing, costituendo la joint venture tra BAE Systems (UK), Leonardo (Italia) e Japan Aircraft Industrial Enhancement Co. Ltd (Giappone), che ricopre il ruolo di system integrator principale per lo sviluppo del caccia di sesta generazione GCAP (Global Combat Air Programme), le aziende collaboreranno per fornire il sistema avanzato di sensoristica e comunicazioni di nuova generazione, noto come Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects & Integrated Communications Systems (ISANKE & ICS), oltre al servizio di supporto logistico integrato a lungo termine (Through-Life Support Service – TLSS), che accompagnerà il sistema per decenni.

Nel settore spaziale, il Memorandum d’intesa con Airbus e Thales prevede la creazione, entro il 2027, di un operatore europeo con 25 mila dipendenti e un fatturato pro-forma di 6,5 miliardi, destinato a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio.

La trasformazione della Leonardo s.p.a. in leader europeo dell’industria bellica procede a passi levati, contribuendo ad armare eserciti sanguinari in varie parti del Pianeta e generando profitti miliardari. Bisogna fermare questa folle corsa al riarmo e riconvertire l’industria bellica in fabbrica di pace e benessere, convogliando le centinaia di miliardi stanziati per gli armamenti verso la spesa sociale, partendo da sanità scuola, trasporti e lotta alla povertà

Renato Franzitta

siti consultati

https://www.leonardo.com/

https://formiche.net/sezione/difesa/

https://www.difesaonline.it/

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